Non voglio sindacare sulla giustezza o meno di quella affermazione ma sinceramente penso che l’Italia più che impazzita sia allo sfascio, e per tutta una serie di motivi.
Cominciamo con un’imperante precarietà del lavoro, uno sviluppo economico pari a zero, un futuro economico che ci fa’ avvicinare sempre più all’Argentina del 2001 dato l’enorme debito pubblico che ci ritroviamo sulle spalle, nuove generazioni che per la prima volta nella storia del Paese si ritrovano in condizioni economiche e con prospettive future peggiori delle precedenti generazioni.
Proseguiamo poi con una classe politica autoreferenziale che si perde nei meandri dei piccoli “interessucci di bottega” senza una “vision” e/o “mission” per il futuro del Paese e che in alcuni suoi membri che siedono in Parlamento denota un’ignoranza totale della realtà che li circonda (per alcuni illustri deputati Mandela è brasiliano, il Darfur è uno stile di vita affrettato, Hamas è un uomo, la Consob boh…, i talebani sono in Afanistan, Olmert è libanese, Peretz un portoghese, Caino è figlio di Giacobbe, ecc. ecc.).
Abbiamo poi una classe imprenditoriale che non rischia e non investe più, ma continua a brandire il ricatto della delocalizzazione non conoscendo i principi base del capitalismo e cioè il libero mercato e la competitività.
Ma i segnali di un Paese ormai allo sfascio sono anche il fatto che nessuno vuole pagare le tasse però pretende ugualmente servizi eccellenti dallo Stato, una compagnia aerea nazionale sull’orlo del fallimento – che continua a sopravvivere non si sa perché e con manager strapagati – e lo stesso dicasi per quella ferroviaria. Non voglio infierire poi sullo stato delle nostre autostrade e delle infrastrutture in cantiere.
Ci sono inoltre una televisione che incita le nuove generazioni, ma non solo, al voyerismo dei reality e premia il becero “culotettismo”, una classe giornalistica che in gran parte è indegna a definirsi tale, una scuola che sforna ignoranza e dove accadono anche osceni episodi come quello del ragazzo down preso in giro e picchiato in classe da alcuni compagni senza che la professoressa muovesse un dito; il tutto condito da immagini riprese con il telefonino di uno studente.
Già, il telefonino… e il suo l’uso maniacale…qui in Italia ormai ci sono più telefonini che abitanti.
Viviamo poi in un Paese poi dove chi può permetterselo dichiara al fisco un reddito da fame ma scorrazza a bordo di berline e fuoristrada costosissimi – imitato anche da chi effettivamente guadagna uno stipendio da fame però s’indebita a sangue pur di avere l’auto “spaziale” e l’ultimo modello di TV al plasma.
Non ci facciamo mancare niente e infatti siamo famosi nel mondo anche grazie ad una criminalità organizzata che domina nel sud con un potere economico spaventoso che ha da tempo varcato i nostri confini, e che solo per questo fatto ha già vinto nei confronti dello Stato e del principio di legalità.
Potrei continuare con l’elenco, ma penso che anche così possa bastare per affermare che l’Italia si trova in una situazione di sfascio economico, politico, etico e sociale.
Però un primato ce l’abbiamo; l’avete mai visto un altro Paese con un palazzo di un Ministero che ospita in alcune sue stanze un variegato bazar abusivo per i propri dipendenti e non solo?
Ah dimenticavo, siamo pur sempre Campioni del Mondo, o no?
(Tratto da www.luogocomune.net)