fbpx
mercoledì - 24 Aprile, 2024

Dal 1995 l'Informazione libera ed indipendente

Elevate your accessory game with OpClock's premium selection of Rolex Replica and meticulously designed replica watches. Explore now and redefine luxury.

Una forza popolare di contro-guerriglia

Data di pubblicazione:

Ultimi articoli

Manipolazione della storia e delle menti

La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

Articoli più letti

Sull’immigrazione

La notte di capodanno del 31 dicembre 2015 a Colonia circa un migliaio di arabi ha molestato, aggredito e derubato centinaia di donne tedesche...

La cronaca di Akakor

Social Network

21,000FansMi piace
5,000FollowerSegui
10,600IscrittiIscriviti
spot_img
Condividi l'articolo:

Nella guerriglia, la vittoria appartiene à chi sia sostenuto dalla popolazione. Ecco perché la Siria si è appena dotata di milizie popolari per mettere in scacco i Contras sostenuti dall’Occidente e dalle monarchie del Golfo. In tre mesi, il risultato è spettacolare : le zone in cui queste milizie locali sono già state costituite si sono stabilizzate.

Dopo due anni di combattimenti, è chiaro che l’Esercito arabo siriano, concepito per difendere il territorio in caso di guerra convenzionale, non è in grado di stabilizzare il paese quando persegue il suo compito primario. Ha sconfitto senza difficoltà i jihadisti ogni volta che si sono raggruppati, ma non ha la capacità di combattere un movimento di guerriglia che compensa la sua debole coloritura popolare con un potente sostegno logistico straniero.
In definitiva, la Siria ha deciso di adottare una nuova strategia già sperimentata in tutto il mondo ogni volta che una tale situazione si presentava: la creazione di milizie popolari che permettano alle persone di difendere il proprio villaggio o il proprio quartiere di cui sono gli unici buoni conoscitori. Questo «Esercito di Difesa Nazionale», i cui membri provengono da Comitati popolari, è beninteso connesso all’esercito arabo siriano, e si deve aver svolto il servizio militare, per potervi aderire.

Mao Zedong ha spiegato che, per vincere, un guerrigliero deve muoversi «tra la popolazione come un pesce nell’acqua». Ora, l’Esercito siriano libero non ne è stato capace. Una volta che una zona cade sotto il suo controllo, vi commette degli abusi e gli abitanti gli si rivoltano contro.
Per ottenere la vittoria, l’esercito siriano arabo deve riuscire dove i jihadisti hanno fallito: muoversi «tra la popolazione come un pesce nell’acqua». Benché promani dalla popolazione, dal momento che si tratta di un esercito di leva, non può farlo da solo perché la sua organizzazione nazionale lo taglia fuori dalle realtà locali. Esso deve fare dunque affidamento su una forza intermedia che funge da interfaccia con la popolazione locale, in ogni villaggio e in ogni quartiere.
Inoltre, l’Esercito di difesa nazionale è soggetto a una rigida disciplina. Le armi e le uniformi sono rimesse solo ai volontari, giovani uomini e giovani donne, selezionati con cura. Ne consegue che gli energumeni reclutati qua e là da funzionari locali per garantire la sicurezza alla bell’e meglio devono unirsi alla milizia, o tornarsene a casa. Così, quando l’Esercito di difesa nazionale è organizzato in un villaggio o in un quartiere, gli eventuali abusi commessi da questi energumeni cessano. Il fenomeno degli Shabiha scompare.
In Medio Oriente, l’esempio che viene subito in mente è quello iraniano del Basij-e mostaz’afin, che è già servito da modello per Hezbollah in Libano. Teheran, che si rifiuta di coinvolgere le sue Guardie Rivoluzionarie in territorio siriano, ha accettato di ricevere delle reclute dell’Esercito difesa nazionale e di formarle. Non era scontato, perché gli iraniani hanno dovuto adattarsi a delle reclute che raramente sono sciite e che non hanno intenzione di convertirsi.

Si tratta di un evento che ha profondamente modificato il quadro geopolitico regionale. Da un lato perché la forza paramilitare ha rapidamente stabilizzato i villaggi e i quartieri in cui si è già stabilita, e soprattutto perché ormai il Basij e Hezbollah si ritrovano accanto un fratello più piccolo, avente la loro stessa formazione, però misto e multiconfessionale, educato secondo lo spirito laico del Baath e non secondo quello della Rivoluzione islamica.
Mentre uno dei principali obiettivi della guerra voluta dagli occidentali contro la Siria era quello di installare al potere un governo che rompesse con Hezbollah e l’Iran, come aveva riconosciuto lo stesso Burhan Ghalioun in un’intervista al Wall Street Journal, è invece l’effetto opposto che è stato ottenuto. La resistenza comune porta a stringere questo blocco nonostante le differenze religiose e politiche.
Otto mesi fa, Sayyed Hassan Nasrallah ha rivelato che durante la guerra dei 33 giorni, il ministro della difesa siriano di allora, il generale Hassan Tourekmani, aveva la supervisione personale in Libano del dispiegamento di armi della resistenza. Poi ha dichiarato che Hezbollah non avrebbe lasciato cadere i suoi fratelli d’armi dell’Esercito arabo siriano nel caso in cui fosse loro capitato di essere nei guai. La creazione dell’Esercito di difesa nazionale va sicuramente a rafforzare questa alleanza attraverso stretti legami umani che vanno al di là delle scelte politiche.
Questo determinerà sicuramente anche una retroazione affinché l’ala militare di Hezbollah includa delle donne e si apra alle molte confessioni rappresentate in Libano.

Articolo di Thierry Meyssan (Traduzione di Matzu Yagi)

Fonte: voltairenet.org

Condividi l'articolo:

Potrebbe interessarti anche ...

Faraoni, magia e grandeur nell’Egitto di Al-Sisi

L’attuale regime dell’Egitto del generale Abdel Fattah Al-Sisi, emerso da un golpe laico-militare che dal 2013 ha rovesciato il governo dei Fratelli Musulmani sorto...

Il disastro ferroviario di East Palestine potrebbe aver creato la più grande nube di diossina nella storia del mondo

La situazione ad East Palestine, Ohio, è molto peggiore di quanto i media lascino intendere, in particolare per quanto riguarda il diffuso rilascio...

Le carte degli Illuminati

All’inizio del 1990, il creatore dei giochi di ruolo Steve Jackson progettò un nuovo gioco chiamato “Illuminati-il Nuovo Ordine Mondiale”. Illuminati-NWO si giocava e...

Abbonati a Nexus

Eventi Nexus

Nessun evento futuro al momento.

Eventi Segnalati

Iscriviti alla Newsletter

Rimani sempre aggiornato sul mondo Nexus.

Conferma la tua iscrizione tramite la mail che riceverai.

Sostieni Nexus Edizioni

spot_img

YouTube