IRAN: MA GLI USA TEMONO LA BOMBA O IL PETROEURO? di Elias Akleh
Il pericolo che l'Iran rappresenta per l'America non sono i suoi progetti nucleari, le armi di distruzione di massa, o il suo sostegno alle "organizzazioni terroristiche", come pretende l'Amministrazione Americana. No, il vero pericolo è rappresentato dal suo tentativo di modificare il sistema economico mondiale utilizzando il petro-euro al posto del petro-dollaro.
ALTRI AEREI CHE CADONO di Alessandro Lattanzio
L'Iran è già sotto attacco? Sì. Secondo il mio modesto parere. In effetti tra novembre e dicembre si sono succeduti alcuni eventi. Alcuni incidenti. Sono 'caduti altri aerei'.
IL TERRORISMO INTERNAZIONALE NON ESISTE del generale Leonid Ivashov
Il generale Leonid Ivashov era capo di stato maggiore dell’esercito russo al momento degli attentati dell’11settembre 2001. Avendo vissuto gli avvenimenti dall’interno, egli ce ne fornisce un’analisi molto diversa da quella dei suoi omologhi statunitensi. Come durante il suo intervento alla conferenza Axis for Peace 2005, dove egli spiega che il terrorismo internazionale non esiste e che gli attentati dell’11 settembre sono una messa in scena. Quello che vediamo non è che un terrorismo strumentalizzato dalle grandi potenze e che non esisterebbe senza di esse. Invece di fingere una “guerra mondiale al terrorismo”, egli sostiene che il modo migliore di ridurre gli attentati consente nel ripristino del diritto internazionale e della pacifica cooperazione sia tra gli Stati che tra i loro cittadini.
SME E PRIVATIZZAZIONI FANTASMA, LE AMNESIE NAUFRAGANO SUL BRITANNIA di Mauro Bottarelli
«Le dichiarazioni di Berlusconi non le giudico». Giuliano Amato affretta il passo, abbassa la testa e si chiude alle spalle la porta a vetri dell’elegante sede del Council on Foreign Relations sulla 68ª strada ringraziando i cronisti.
REVISIONISMO IN IRAN, IN FRANCIA E NEL MONDO
Con le sue recenti dichiarazioni sul “mito dell’Olocausto”, il presidente iraniano ha impresso un nuovo impulso allo sviluppo del revisionismo storico. Questo impulso è testimoniato dal seguente scambio di corrispondenza tra il direttore generale dell’Istituto di scienze politiche Neda di Teheran ed il Francese Robert Faurisson.
L’INGANNO IRAN di Valentino Rocchi
Dopo avere minacciato e di fatto invaso militarmente Afghanistan ed Irak, avere poi ripetutamente minacciato negli ultimi due anni anche Siria e Corea del Nord di sanzioni economiche ed intervento armato, ora le minacce sono di nuovo rivolte ad uno stato emergente dell'area asiatica mediorientale, da sempre culla delle civiltà persiane: l'Iran.
IRAQ: MASSACRO A NINEVEH
Pubblichiamo un appello molto importante, ed ampiamente ignorato, proveniente dall'Iraq e rivolto alla comunità internazionale. Nel testo vengono denunciati i crimini di guerra delle forze occupanti e collaborazioniste ai danni degli Iracheni nella provincia di Nineveh (uso di armi chimiche, stupri, omicidi di giornalisti...), l'indifferenza delle organizzazioni internazionali e l'avanzata delle milizie curde, che aumenta le tensioni settarie.
BUSH E CHENEY INDAGATI di Tom Flocco
La questione Plame è solo la punta dell'iceberg. L'indagine è andata molto più a fondo, addirittura ai fatti dell'undici settembre.
CONDIZIONI DI VITA IN IRAQ: UNA TRAGEDIA CRIMINALE di Ghali Hassan
La Storia riconoscerà che la politica criminale degli Stati Uniti e della Gran Bretagna e l’illegale invasione dell’Iraq hanno portato...
LA MINACCIA IRANIANA ALL’AMERICA, BOMBA O EURO? del Dr. Elias Akleh
Il pericolo che l’Iran rappresenta per l’America non sono i suoi progetti nucleari, le armi di distruzione di massa, o il suo sostegno alle “organizzazioni terroristiche”, come pretende l’Amministrazione Americana.
Da Hitler a Bush di Federico Fasano Mertens, direttore del quotidiano La Repùbblica Uruguay
Il signor ambasciatore degli Stati Uniti d'America in Uruguay, Martin Silverstein, mi ha inviato pochi giorni fa un comunicato accusando il...
Truppe in Iraq: chi sono e cosa fanno? Inviato da Simone Colzani
Contingenti di truppe in Iraq per paese di provenienza. Per i mujaheidin: per cortesia non attaccare i convogli identificati con la dicitura eserciti di pace:
GLI SQUADRONI DELLA MORTE SBARCANO IN IRAQ A CACCIA DI SUNNITI
Si chiama "Opzione Salvador". È la nuova strategia con cui il Pentagono intende avere ragione della Resistenza irachena...
Elezioni in Iraq: vince lo sciita Al Sistani, la costituzione ad ottobre di Alberto Roccatano
Con le elezioni del 30 gennaio 2005 l’Iraq da stato laico diventa uno stato confessionale sciita come il vicino Iran. Ecco il diretto effetto di una...
LA CENTRALE ATOMICA FANTASMA di Marco Mostallino
Una centrale atomica segreta a Pisa, la vera storia dei proiettili all'uranio impoverito e 5 centesimi che tutti noi paghiamo (senza saperlo) per pagare, al di fuori di ogni controllo, la politica e la strategia militare italiana subalterna agli interessi della Casa Bianca.
IL VIETNAM DI BUSH di John Pilger
"Ancora una volta l'America è stata risucchiata in un pantano. Le avventure rapaci in Iraq e Afghanistan stanno andando veramente male". In un reportage scritto per il settimanale inglese "New Statesman", John Pilger svela il disastro che...
MOTIVI E CONSEGUENZE DELLA GUERRA IN IRAQ IN UN'OTTICA PLEIARIANA di Andrea Bertuccioli
A partire dal 1° gennaio 2003 il contattista svizzero Billy Eduard Meier ha reso nota una profezia del 31 dicembre 1988 realizzata da Quetzal, una persona extraterrestre appartenente alla popolazione dei Plejariani, alcuni rappresentanti dei quali sin dal 1975 comunicano a Meier, attraverso numerosi contatti fisici e telepatici...
BUSH O KERRY? di John Pilger
Bush o Kerry? Se guardate attentamente il pericolo è lo stesso. Un mito simile alla favola delle armi di distruzione di massa dell'Iraq guadagna forza su entrambe le sponde dell'Atlantico. E' quello secondo il quale John Kerry offre una diversa visione del mondo da quella di George W Bush.
CURRICULUM VITAE DI GEORGE W. BUSH
LA GUERRA SUL TRENO DELLA CRISI PETROLIFERA
Qual è il peso del petrolio nel riprodursi ravvicinato di situazioni di guerra? Per rispondere bisogna conoscere i dati su disponibilità a livello globale, ritmi di estrazione, nuove scoperte, crescita dei consumi, reti di oleodotti, ecc...
IRAQ, IL DISARMANTE DOSSIER DI SCOTT RITTER
Scott Ritter è un ufficiale dei marines che, per sette anni, ha partecipato alla missione di disarmo in Iraq come ispettore Onu.
I GUERRAFONDAI SPIEGANO LA GUERRA AI PACIFISTI di Jeffrey Newman
Pacifista: Perché stiamo invadendo l'Iraq? Guerrafondaio: Stiamo invadendo l'Iraq perché è in violazione della risoluzione 1441 del Consiglio di Sicurezza. Non si può consentire a un paese di violare le risoluzioni del Consiglio di Sicurezza.
BOLLETTINO DI GUERRA N° 1
Attualmente la situazione è relativamente calma, con entrambe le parti che si stanno preparando ai futuri scontri. La 3° Divisione di Fanteria Meccanizzata statunitense sta ricevendo unità fresche di rinforzo dal Kuwait...
IO DICO GRAZIE A BUSH PERCHE' MILIONI DI PERSONE SI SONO UNITE PER LA PACE di Paulo Coelho
Grazie, grande leader George W. Bush. Grazie di aver mostrato a tutti il pericolo che Saddam Hussein rappresenta. Molti di noi avrebbero potuto...
LA NUOVA GUERRA DELL'IMPERATORE di Paolo Cortesi
Vi sono almeno due chiavi di lettura per interpretare l'invasione anglo-americana dell'Iraq: c'è quella ufficiale, e nobile, della liberazione di un paese oppresso da un feroce dittatore, ed è la versione alla quale ostinatamente...
L'IRAQ E' UN GIRO DI PROVA di Noam Chomsky
Domanda - Secondo lei la presente aggressione all'Iraq è la continuazione della politica estera americana degli ultimi anni, oppure ne rappresenta una variante qualitativa? R: Chomsky - Rappresenta una nuova e significativa fase...
LA GUERRA DELLE VALUTE E QUELLA DEI SOLDATI di Guido Carandini
Sta lentamente emergendo attraverso fonti non ufficiali un vero e proprio "segreto di stato" cge le autorità americane e il grande circuito mediatico hanno tenuto sin qui celato per ragioni comprensibili per i falchi dell'amministrazione Bush...
L'EVANGELIZZAZIONE DI BUSH SUL CIBO GELA IL CUORE DEGLI EUROPEI di Jeremy Rifkin
Lo scontro sugli organismi geneticamente modificati (OGM) per uso alimentare mette a nudo i punti deboli della globalizzazione.