Incaricò i suoi consiglieri
culturali di fare profonde ricerche sul pregevole manufatto, e venne così
a sapere che esso, di origini antiche, si trovava a Roma.
Bush (che poco prima
aveva avviato le pratiche per essere dichiarato Dio Incarnato dai bravi
patrioti americani) decise che quell’oggettino avrebbe degnamente
arredato una stanza del suo palazzo imperiale e pensò quindi di
appropriarsene.
I suoi collaboratori piĂą influenti e capaci redassero un corposo
dossier che elencava minuziosamente tutti i motivi per cui l’Italia
andava punita, no anzi liberata dalla banda di nemici dell’umanitĂ
che la infestava, infatti:
a)
l’Italia era dotata delle piĂą micidiali armi batteriologiche
esistenti: aglio, calzini puzzolenti, fiati maleodoranti e ascelle
inquinanti erano l’orrendo arsenale con cui quella nazione minacciava
l’esistenza stessa del pacifico genere umano.
b)
l’Italia aveva dato i natali ad Enrico Fermi: un evidente
legame che portava senza dubbio all’armamento atomico che essa,
subdolamente, stava allestendo.
c)
fin dal 1820, l’Italia era un covo di terroristi, che
all’epoca agivano sotto il nome di carboneria.
d)
italiane erano state le prime cellule criminali che, sotto il
nome in codice di mafiosi, si
erano installate negli States per minarne la saldezza economica.
e)
l’edicolante presso il quale acquistava i giornali tutti i
giorni (tutti i giorni, capite!!??) il cognato del cugino dello zio
materno del suocero del fratello del nonno della nuora dell’idraulico
di Osama Bin Laden era tal Joe Ragusa, di evidenti origini italiane: il
legame tra la perfida nazione mediterranea e Al-Qaeda era provato al di
lĂ di ogni ragionevole dubbio.
f)
in Italia vissero e agirono indisturbati per lungo tempo tiranni
quali Nerone, Ezzelino da Romano e Mussolini: era necessaria una guerra preventiva per impedire che, in un prossimo futuro, arrivasse
al potere un personaggio simile a questi.
Il
Sublime (nome affettuoso con cui Bush era chiamato dai bravi patrioti)
prima fece condannare l’Italia dall’ONU, poi dichiarò che non
avrebbe permesso a nessuno di disattendere le direttive ONU, infine
disattese le direttive ONU quando queste non prevedevano l’invasione
militare dell’Italia.
In tutto il mondo, sotto ogni latitudine le popolazioni manifestarono il
loro rifiuto alla guerra. Milioni di persone, di ogni sesso, etĂ e
ceto, urlarono chiaro e forte che non volevano saperne di guerra. Il
Trascendentale (il solo epiteto che poteva accostarsi alla grandezza
ineffabile di Bush) sorrise, crollò il capo e mormorò: "Vi perdono,
perchĂ© non sapete quello che fate…."
Sei secondi dopo lo scadere dell’ultimatum fissato dal Cesare delle
Americhe, una fitta gragnuola di missili intelligentissimi maciullò
qualche migliaio di nefasti italiani; dopo due giorni l’operazione
militare "Se vuoi la pace, massacra bene" era vittoriosamente
conclusa.
George Wercingetorige Bush si recò personalmente a Roma per controllare
che il trasferimento del Colosseo a casa sua avvenisse in fretta e senza
danni.
GiĂ che c’era, entrò maestosamente in Vaticano e si fece
democraticamente eleggere papa.