La Luna se ne va, si allontana. Due miliardi e mezzo di anni fa era molto più vicina e i giorni duravano 17 ore.
2,46 miliardi di anni fa la Luna era molto più vicina. La conferma dalle rocce australiane.
Un gruppo di scienziati svizzero olandesi ha analizzato la stratificazione dei sedimenti delle rocce (in particolare le formazioni ferrifere a bande) del Parco Nazionale di Karijin, in Australia, relativi a 2,46 miliardi di anni fa. Combinando l’ampiezza degli strati con la velocità con cui si depositavano i sedimenti, gli studiosi hanno scoperto variazioni cicliche ogni 11mila anni. Quindi hanno applicato le conoscenze sui cicli di Milankovitch * e sull’influenza di tali cicli sul clima del pianeta, deducendo che 2,46 miliardi di anni fa la precessione durava 11.000 anni anziché gli attuali 21.000 anni circa. Il risultato sorprendente è che 2,5 miliardi di anni fa la Luna era circa 60mila chilometri più vicina alla Terra rispetto alla distanza media terra-luna attuale, e un giorno terrestre durava più o meno 17 ore invece delle attuali 24.
Sapevamo dell’allontanamento della Luna
Da quando le missioni americane e sovietiche ha installato sulla Luna dei pannelli riflettenti, che consentono misurazioni laser dalla Terra, sappiamo con precisione quanto dista da noi la Luna e anche che si sta allontanando, di circa 3,8 cm ogni anno. Se applichiamo questa velocità di allontanamento indietro nel tempo, il momento zero (distanza nulla, quindi collisione) risulterebbe essere 1,5 miliardi di anni fa, dato che non concorda con i 4,5 miliardi di anni ipotizzati attualmente per la formazione del sistema Terra-Luna. Significa che tale velocità di allontanamento in passato era necessariamente inferiore. Sappiamo che all’allontanamento del nostro satellite corrisponde un rallentamento della rotazione della Terra sul proprio asse e quindi ad un allungamento della durata delle giornate, come dimostrato dallo studio dei sedimenti in Australia. Sappiamo anche che tale fenomeno influenza i cicli di Milankovitch, le maree ed il clima.
Quando andrà via la Luna?
Niente paura, nessuno scenario da “Spazio 1999” in vista. Il sole esploderà in una gigante rossa fra 5 miliardi di anni, molto prima che un osservatore sul nostro pianeta possa notare differenze importanti, al di là, forse, di vedere la Luna un po’ più piccola rispetto ai suoi antenati.
* I cicli di Milankovitch sono le variazioni cicliche a lungo termine dell’orbita terrestre e dell’inclinazione del suo asse, in termini di eccentricità (forma più o meno allungata dell’ellisse tracciata dalla Terra ruotando intorno al sole), obliquità (inclinazione dell’asse di rotazione del pianeta su se stesso) e precessione (oscillazione dell’asse di rotazione, con un movimento a trottola).