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Battaglia Terme

LETTERA AD OSAMA di Davide Enrico

Spett.le
Associazione Criminale "Al Qaeda"
alla cortese attenzione
del presunto direttore Osama Bin Laden

c/o Ufficio Distrettuale della C.I.A.
812 Pennsylvania Avenue
4017 Washington D.C.

Caro Osama,
sono un bimbo di 9 anni e vivo in un ameno paesotto della penisola italica. Da un terzo della mia vita seguo con passione le tue imprese criminali e noto con dispiacere che negli ultimi tempi non sei più comparso sullo schermo televisivo. Dicono che stai preparando attentati molto peggiori di quelli capitati l’11/9 e questo giustificherebbe la tua latitanza dalla scena pubblica. A quanto pare sei impegnatissimo a definire i dettagli di una strage fantasmagorica e al riguardo mi permetto di suggerire alcune modifiche al tuo consueto modus operandi.
Invece di colpire la gente comune, in modo da infliggere danni indistinti al perfido mondo occidentale che trae vantaggio dallo sfruttamento del mondo arabo, che ne diresti di prendertela con i veri responsabili di tale sfruttamento, ossia con i vertici della politica e dell’esercito che effettivamente mandano i soldati in terra musulmana nonostante il parere contrario dei loro cittadini?
Mi spiego meglio e all’uopo tornano idonei gli attentati del citato 11/9. Perchè hai fatto ammazzare gente innocente che lavorava alle Torri Gemelle, anziché i fautori del nuovo imperialismo americano che risiedono alla Casa Bianca? Ci è stato detto che tale obiettivo era effettivamente nei tuoi piani, ma allora perché l’hai messo al quarto posto invece che al primo? Ti dirò di più… Se avessi centrato solo la Casa Bianca la maggioranza degli americani sarebbe stata contentissima, perchè avrebbe potuto tornare a votare in modo nuovamente democratico. Al contrario tu hai colpito la gente comune e questa comprensibilmente si è incazzata.
Ti definiscono un "genio del male", ma secondo me hai sbagliato mestiere e l’11/9 mi offre la plateale opportunità per dimostrartelo. I tuoi attentati hanno scatenato una guerra infinita nel mondo arabo e i soldati del perfido mondo occidentale stanziano sempre più numerosi sul sacro suolo musulmano. Era questo che volevi? Credo di no e allora perché hai fatto quell’enorme stupidaggine dell’11/9? Se te ne fossi stato buono in compagnia di quel cerebroleso del mullah Omar, facendo di tanto in tanto una visitina ai tuoi amiconi della CIA, a quest’ora l’umanità sarebbe più in pace e i tuoi compatrioti islamici sarebbero meno afflitti dal quotidiano susseguirsi di omicidi.
Invece hai fatto un casino enorme e tornare indietro pare ormai impossibile. Tuttavia in piccola parte puoi ancora riscattarti e, se vuoi ritornare a essere una persona degna di fiducia, ascolta il saggio parere di un bambino come me, che nonostante i 9 anni ho sicuramente più cervello nella zucca.
Ritirati… Dico davvero: ritirati. Annuncia oggi stesso le tue dimissioni e dichiara finita la guerra santa contro l’Occidente. Faccio appello alla tua scarsa intelligenza e ti chiedo di rinunciare subito a organizzare nuovi attentati. Non lo dico per paura d’incorrere in qualche bomba lanciata dalla tua spettabile associazione, ma per il bene stesso dei tuoi fratelli musulmani che smetteranno di essere etichettati come terroristi (tanto quanto noi italiani veniamo etichettati come mafiosi).
So che tale prospettiva ti pare assurda, ma per lo meno riflettici un momento. E se proprio non vorrai prenderla in considerazione, spero che ti venga un blocco renale. Anzi no, quello ti è già venuto e probabilmente, come affermano alcune voci, ti ha già condotto nella tomba.
Se così fosse salutami Hitler, dato che il Signore ti assegnerà sicuramente allo stesso reparto di psicopatici criminali. Se così non fosse, presumo che continuerai a mettere a punto il tuo prossimo attentato, quello fantasmagorico con decine di migliaia di morti, che gli statisti americani stanno profetizzando con sempre maggiore frequenza.
Come fare per fermare questo deprecabile proposito? Sicuramente occorre scovarti e assicurarti alla giustizia, però le ricerche non devono concentrarsi nelle grotte afgane bensì dalle parti dei tuoi amiconi della CIA, che prima ti hanno creato e adesso fanno finta di non conoscerti.
Mi riservo di approfondire la questione in una prossima missiva e, nella speranza di rivederti vivo e vegeto attraverso gli schermi televisivi, ti auguro di scegliere con cura la tempistica del prossimo attentato e cioè il più vicino possibile alle elezioni americane, altrimenti quel tuo socio di pari intelligenza non verrà riconfermato.
Cordialmente critico.



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