La metamorfosi che ci sta caratterizzando è quella da cittadini italiani a consumatori europei. Quel che è peggio è che, come consumatori, abbiamo sempre meno “voce in capitolo”. Sembra che le multinazionali possano tutto, ma proprio tutto! La sensazione che abbiamo noi cittadini è che a queste manchi solo il rappresentante in parlamento, non più mascherato da un’effimera etichetta nazionalistica (rappresentante dell’Italia, della Germania, etc.).
Esprimo fortissimi dubbi sulla costituzione europea perché essa non è la somma del meglio di tutte le costituzioni dei paesi europei bensì un livellamento verso il basso con molte ambiguità interpretative. Oggi i cittadini non si sentono rappresentati dai politici, siano essi rappresentanti nazionali o euro-rappresentanti. Vedono capitolare di fronte alle esigenze di un mercato globale quelle più semplici legate alla loro vita quotidiana che ha dei capisaldi imprescindibili:
Diritto a vivere in ambienti non inquinati;
Accesso ad alimenti sani, biologici, controllati e con costi accessibili (nessuno vuole il transgenico che l’UE ha sdoganato, purtroppo con l’aiuto dello sciagurato Prodi);
Una sanità aperta a 360 gradi a tutte le discipline mediche e non patrimonio delle multinazionali del farmaco che di fatto pilotano anche la legislazione in materia per mantenere il monopolio della cura;
Collegata alla precedente, l’inalienabilità del diritto di scelta della cura secondo coscienza;
Diritto di accesso all’acqua potabile per tutti, indiscriminatamente, abolendone il commercio. Non si può commerciare su qualcosa di indispensabile alla vita;
Diritto di accesso a tutte le informazioni – la democrazia sembra essere diventato un grande bluff dove i cittadini abdicano in favore di rappresentanti che diventano di fatto dittatori che non tengono in alcun conto la volontà popolare per tutta la durata del mandato che, tra l’altro, fanno in modo che duri il più a lungo possibile;
Mille altre istanze potrebbero essere elencate e, son sicuro, sarebbero le stesse per ciascun cittadino “precettato” in questa Unione Europea. Un fatto incontrovertibile è che le elezioni sono diventate una farsa e, probabilmente, lo sono sempre state. I cittadini non vorranno vivere in uno stato orwelliano da 1984 dove il “grande fratello la fa da padrone. Siamo in gran parte coscienti dei perversi meccanismi che ci stanno conducendo in un tunnel senza uscita, fatto di guerre preventive e dei “casus belli” opportunamente costruiti.
Sta a Voi, Deputati ed Eurodeputati prendere lo scettro della rappresentanza delle istanze dei cittadini e non delle corporazioni, dei popoli e non dei loro rappresentanti che, molto spesso sono “sudditi” di altri potenti.
Vogliamo vivere liberi in un mondo libero. Libero dallo sfruttamento che l’occidente perpreta verso il terzo mondo, liberi dall’assillo del PIL che ogni anno deve crescere (ma dove deve arrivare sto PIL?).
Come cittadino che “ragiona” vi chiedo di riflettere su una ricetta che potrebbe sembrare banale ma che banale non è: “statalizziamo la Banca d’Italia, che d’Italia non è!!”. Stai a vedere che in pochi anni eliminiamo il debito pubblico?