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Prossima fermata: Teheran di Tom bosco

Se dobbiamo dar credito a Scott Ritter, ex Marine statunitense e ispettore dell’ONU in Iraq, balzato agli onori delle cronache prima del conflitto per le sue dichiarazioni sull’inesistenza delle fantomatiche armi di distruzione di massa in questo paese, la guerra contro l’Iran sarebbe iniziata. Lo spazio aereo iraniano è già percorso in lungo e in largo da aerei senza pilota, mentre nel vicino Azerbaijan le forze armate statunitensi starebbero allestendo una base operativa per il dispiegamento di una massiccia forza di invasione, designata a catturare Teheran. Secondo lui, con l’inizio delle ostilità l’aviazione USA dovrebbe riuscire a mantenere una presenza pressoché costante sopra lo spazio aereo della città, invasa dai Marine che la raggiungerebbero lungo un tragitto assai corto ed agevole, ovvero l’autostrada che la collega all’Azerbaijan costeggiando il Mar Caspio. Ironia della sorte, le forze statunitensi utilizzerebbero le seguenti ex basi dell’Armata Rossa: ‘Galla’ a Absherone, ‘Nasosny’ a Sumgait, nonché l’aeroporto di Kyurdamir, che diventerebbe quella principale. Staremo a vedere, ma effettivamente i segnali non promettono nulla di buono…

Un’altra notizia passata virtualmente inosservata (e non c’è da stupirsene) riguarda il nuovo Papa, Benedetto XVI: secondo lo Houston Chronicle del 27 maggio, il Vaticano avrebbe chiesto l’intervento del Dipartimento di Stato USA affinché gli venga riconosciuta l’immunità (in virtù del suo status di capo di stato) per quanto concerne una causa a suo carico, relativa al suo attivo coinvolgimento in veste di Cardinale, una decina di anni fa, volto ad insabbiare un presunto abuso sessuale nei confronti di un giovane seminarista presso l’arcidiocesi di Galveston-Houston.

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Un caro amico mi ha poi fatto notare un particolare assai curioso: saprete certamente che un certo filone di profezie indicava questo Papa come il “Papa Nero”, che sarebbe stato il penultimo nella linea di successione prima della dissoluzione finale della Chiesa Cattolica (in molti si aspettavano l’elezione di un cardinale di colore come segno della validità di tali profezie). Naturalmente l’elezione di Ratzinger sembrava aver chiuso definitivamente la questione, ma osservate lo stemma adottato da questo Papa: sulla sinistra dello scudo compare un moro con una corona in testa, la cui presenza viene spiegata come simbolo dell’universalità della chiesa…

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Anche se ovviamente i media si guardano bene dal dare risonanza a questi eventi, in tutto il mondo l’attività UFO sta raggiungendo livelli quantitativi e qualitativi senza precedenti: il Messico ha visto il ritorno delle spettacolari “Flottillas”, stormi composti da centinaia di UFO che attraversano il cielo componendo spettacolari figure. Ho selezionato tre filmati mozzafiato tra quelli divulgati anche grazie al contributo del giornalista e ricercatore messicano Jaime Maussan, che potete scaricare qui:

Anche a Phoenix, Arizona, a distanza di anni sono ricomparse le misteriose “luci”, e stavolta hanno offerto uno spettacolo indimenticabile, documentato da un sensazionale video che potete scaricare qui:

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filmato Phoenix

Sono convinto che tutta questa attività sia una sorta di preludio a qualcosa, anche se non saprei dire cosa; se però uniamo questi fatti alle notizie che da mesi filtrano dall’India (al punto che si vociferava come questo paese potesse essere il primo al mondo ad ammettere ufficialmente recenti contatti con una civiltà extraterrestre), è innegabile che il fenomeno UFO stia assumendo sempre più rilevanza: sarà per questo che recentemente gli Stati Uniti stanno caldeggiando l’assegnazione di un seggio permanente nel consiglio di sicurezza dell’ONU all’India? Come dire, “entra nel club e cuciti la bocca!”

Tornando a faccende decisamente più mondane, sembra che non ci sia limite al cattivo gusto di certi personaggi: Rush Limbaugh, conduttore di un popolare programma radiofonico statunitense e fervido sostenitore delle più discutibili iniziative dell’amministrazione Bush, ha messo in vendita sul proprio sito una serie di magliette, cappellini e tazze arancioni in stile “Guantanamo” a sostegno delle recenti affermazioni di detta amministrazione, secondo la quale il Campo X-Ray è un bel posto dove stare.

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Su quella che vedete sta scritto “La vostra vacanza tropicale contro lo stress della Jihad”, su un’altra “A Guantanamo ho ricevuto il mio Corano gratis e un tappetino da preghiera” e su un’altra ancora “Il mio Mullah è stato al Club Guantanamo e tutto quello che mi ha portato è questa maglietta”. D’altra parte, Limbaugh è quello che l’anno scorso ebbe a dire che le guardie della prigione di Abu Ghraib “si stavano soltanto divertendo” e “scaricando un po’ la tensione”…

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(Ragazzi, che vacanza! Di sicuro l’anno prossimo ci porto mia moglie e i bambini… se mai li rivedrò!)



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