Biomonitoraggio a cozze per l’acquedotto di Varsavia

L’azienda idrica Wodociągi Warszawskie, usa il biomontoraggio nel processo di controllo e sicurezza dell’Acquedotto di Varsavia. Nello specifico vengono impiegate tratta di cozze fluviali a margine tagliente della specie Unio crassus, che sono particolarmente sensibili all’inquinamento idrico. Questi particolarissimi impiegati restano in servizio per tre mesi, quindi vengono rimessi in libertà e sostituiti con altri esemplari.
Ma come funziona il biomonitoraggio a cozze?
Le cozze vengono acclimatate e misurate per determinare la loro naturale apertura individuale, quindi vengono dotate di un sensore e posizionate in un serbatoio di flusso attraverso cui passa l’acqua prima di essere trattata e immessa nella rete idrica. Il sensore invia i dati al computer centrale, comunicando il grado di apertura delle valve. Quando la qualità dell’acqua peggiora, le cozze si chiudono, azione che viene registrata dal sensore e genera un’allarme. A quel punto i tecnici sanno che devono prendere provvedimenti con test e trattamenti specifici.
La Wodociągi Warszawskie usa anche dei pesci d’acqua dolce come le tinche, i barbi o le vandoise. In questo caso, nell’apposito acquario di flusso, ne vengono monitorati i comportamenti, rilevandone le anomalie.
Oltre 50 impianti idrici in Polonia utilizzano la stessa tecnica.
Fonte: Wodociągi Warszawskie