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Scie chimiche: siccita’ artificiale sull’Europa

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La storia la scrivono i vincitori, quindi è sempre diversa dalla realtà? Ne parliamo con Teodoro Brescia Dottore di ricerca, docente e scrittore e autore del libro...

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Intervengo anche sulle colonne elettroniche del sito per invogliare i nostri valenti editorialisti (Cortesi e Quagliati in primis) a riflettere insieme sul tema delle manipolazioni climatiche nel nostro paese.
 
Nell'articolo apparso sul Nexus di dicembre\gennaio 2004 mi sono espresso chiaramente a favore dell'ipotesi che strutture NATO vengano destinate (tra l'altro) ad un progetto di impoverimento delle nostre risorse idriche. Le finalità strategiche? Principalmente tre: indebolire l'Euro; favorire la privatizzazione dell'acqua; spianare la strada ai super – OGM che faranno nascere cavoli dal deserto. A lato delle interpretazioni razionali provo la subliminale sensazione che tutto ciò sia follia pura. Per stabilizzare nel tempo gli effetti disidratanti delle scie chimiche – calcolando che centinaia di Boeing E-6 TACAMO sorvolino migliaia di kmq per decine di volte al giorno nell'arco di alcuni anni- l'esborso finanziario è semplicemente inconcepibile per menti umane. Nel mio articolo avevo indicato – per prudenza o per ingenuità – una cifra palesemente inadeguata. Non di poche centinaia di milioni dovrebbe trattarsi, ma di trilioni, se non triliardi, di dollari. E' persino dubbio che qualcuno debba firmare assegni oppure esibire bilanci di spesa (a chi?). Del resto il dollaro stesso è da tempo una pura astrazione, un iperuranio platonico. Il fatto che si possano aggiungere al conto quanti zeri si vuole, mi fa ritenere che la vera mente risieda ad un piano più alto. Per uno uno strano corto circuito delle emozioni sono indotto a ragionare come David Icke. Qualcuno trae piacere dalla nostra sofferenza.

Il 27 gennaio scorso il vice Presidente USA, Dick Cheney, ha visitato la base NATO di Vicenza, la Caserma Ederle. Scopo ufficiale della visita: ringraziare le truppe impegnate nelle retrovie del conflitto in Iraq. Qualche dubbio sull'eventuale esistenza di altri, più segreti scopi ha sfiorato persino la mente di un corrispondente locale che osserva essere il Cheney "un personaggio misterioso" . Avrà intuito che il Vice è una pedina meglio piazzata del Presidente? Passiamo ad altro. Il portavoce Thomas Collins (Setaf di Vicenza) ha dichiarato: " L'America può contare anche sulla città che ospita la nostra base. Come segno di gratitudine la Setaf si è impegnata ad offrire il proprio appoggio ai vicentini in caso di calamità come alluvioni, incendi, etc?" Ci sarebbe da ridere se la faccenda non fosse molto, molto tragica. Mentre la base americana, bontà sua, ci offre il suo sostegno morale "in caso di alluvione", l'aviazione traccia il cielo con scie che annullano la possibilità stessa che dalle nuvole caschi mezza goccia d'acqua, figurarsi un'alluvione. Da mesi in città e nell'intera provincia di Vicenza (dove risiedo) non piove più nulla di simile ad un liquido. Con il primo sole di febbraio si sono diffuse invece foschìe strane e malaticcie. Si intravede già la replica dell'afa insostenibile del 2003. Dal mese di ottobre fino ad oggi ho contato soltanto sette giorni di precipitazioni e nemmeno abbondanti. Diffidate delle dichiarazioni dei meteorologi: tutti i fiumi vicentini sono in secca. Nel frattempo, data la siccità perdurante e la scarsità di vento, la situazione dell' inquinamento atmosferico nei centri urbani si è fatta gravissima. I provvedimenti di restrizione del traffico si rivelano pietose menzogne. Migliaia di cittadini subiranno affezioni alle vie respiratorie, se non di peggio. Nessun giornale dice che l'estate 2004 sarà più torrida e più disastrosa della precedente. Nessuno dice che le falde acquifere si impoveriranno ulteriormente, che il prezzo di frutta ed ortaggi quadruplicherà, mentre quello dell'acqua potabile raddoppierà. Cheney lo avrà confidato alle sue truppe?

 
Articolo di Enrico Corbi
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